Il Parco del Frignano e Alto Appennino modenese

Il Parco del Frignano e Alto Appennino modenese

Istituito nel 1988, si trova tra i comuni di Farano, Sestola, Montecreto, Pievepelago, Riolunato, Fiumalbo e Frassinoro con un’estensione di 15000 ettari di terreno.

Il Parco del Frignano e Alto Appennino modenese comprende la parte più elevata del crinale tosco-emiliano con la vetta del Monte Cimone 2165 m, la più alta fra quelle dell’Appennino settentrionale e ad est sfiora il Parco Regionale del Corno alle Scale mentre Ovest il Parco del Gigante.

Laghi e Montagne

Nel parco il Cimone è soltanto la più alta fra le vette, ma vi sono altre cime affascinanti come il Monte Nuda, lo Spigolino il Giovo e il Rondinaio. Tutto il territorio è punteggiato da splendidi laghi, come il Baccio e il Santo, di origine glaciale.

Di notevole importanza anche il lago Scaffaiolo e il Pratignano che a 1307 metri di altezza è la più alta torbiera in quota della Regione. Nella zona del Dardagna si può incontrare una rarissima pianta carnivora, la Drosera Rotundifolia, un vero fossile vivente.

Se si avanza verso est incontreremo anche i prati di San Geminiano e il Boscoreale, il Passo del Saltello, il Monte Spicchio e l’Albano. Molto interessante anche il Piancavallo, una prateria di alta quota e il Passo della Croce Arcana.

Tutto il parco è percorso da torrenti, la maggior parte dei quali sono affluenti dello Scoltenna e confluiscono nel Panaro. Sopra Fellicarolo si può ammirare la cascata del Doccione, mentre nella parte a ovest del parco si incontra il torrente Dragone, affluente del Secchia.

Flora e fauna

La flora è divisa per fasce di altezza, con boschi misti di querce, frassini ei castagneti e in basso mentre oltre i 1000 metri a dominare è Il faggio insieme alle betulle e ai larici. Salendo ancora più in alto troviamo brughiere ricche di mirtilli e praterie di erbe dure dove potremo ammirare il rododendro è l’aquilegia che sono due vere rarità di questo parco.

La fauna è ricca con lupi e aquile reali, martore e gufi, ma a fianco di questi animali troviamo un habitat che adatto anche per le loro prede naturali. È facile incontrare daini, caprioli e cinghiali, ma anche scoiattoli, ghiri tassi e mufloni.

Ci sono anche volpi, arvicole delle nevi e moscardini. Tra i rapaci più piccoli troviamo poiane, allocchi, gheppi e sparvieri. Spostandosi negli ambienti rocciosi Il picchio muraiolo è una visione abbastanza comune mentre nei boschi cedui cince bigie, cinciarelle e picchi muratori cantano fra le fronde.

Trekking e turismo

Per gli appassionati di trekking sono disponibili escursioni guidate nelle aree più caratteristiche del parco e che possono essere prenotate visitando il sito ufficiale, sia per gruppi che per singoli, con percorsi che vanno dalle 3 ore e mezza fino alle 6, da farsi nella bella stagione, quando natura è nel pieno del suo rigoglio.

La via più facile per raggiungere il parco è arrivare a Modena e poi percorrere la SS212 in direzione Pavullo nel Frignano. Da qua si possono raggiungere tutti i comuni dell’Alto Appennino modenese. In alternativa, si può prendere la Fondovalle Panaro fino a Fanano, poi seguire sulla SS324 per arrivare a Sestola Riolunato e Montecreto.

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